Posted inNews

Statistiche Intercettazioni 2021. Per la prima volta: sotto le 100 mila unità e monitoraggio dell’uso del Trojan

Nel 2023 la LIA, primo organismo di ispezione per i prodotti operanti nel campo delle intercettazioni, ha esaminato i dati statistici sull’uso di tale strumento che periodicamente pubblica la Direzione generale di statistica e analisi organizzativa (DG-Stat) del Ministero di giustizia. L’anno di riferimento è il 2021 poiché mediamente occorre attendere 2 anni perché la DG-Stat pubblichi tali dati. La novità introdotta è la separazione delle Intercettazioni di “altro tipo” in intercettazioni “informatiche” (le c.d. telematiche passive) e  quelle mediante “trojan” (le c.d. telematiche attive). Nelle statistiche del 2021 rimane tuttavia ancora presente la voce “altro tipo”, probabilmente rappresentato da dati che non riescono ad essere ancora classificati, e che si ipotizza tenderà a scomparire.

Esaminando la serie storica, per la prima volta in 10 anni notiamo che il numero totale delle intercettazioni scende al di sotto del tetto delle 100 mila unità. Questo è anche il valore più basso di sempre da quando le statistiche sono state introdotte nel 2005.

Per la prima volta viene esaminato anche l’utilizzo delle intercettazioni mediante Trojan, propriamente chiamate “telematiche attive” poiché effettuano intercettazioni telematicatiche in modo attivo sul terminale mobile del target. L’utilizzo complessivo è pari al 3%, un totale di circa 3000 intercettazioni.

Tra le Procure che utilizzano maggiormente le intercettazioni troviamo al primo posto Napoli, seguita da Roma e Palermo. Milano è al quarto posto, seguita da Catania e Bari.

Esaminado nel dettaglio le diverse tipologie di intercettazioni, dando risalto alla novità del 2021 ovvero l’uso del Trojan, al primo posto troviamo sempre Napoli ma questa volta seguita da Reggio Calabria e Roma. Spicca il valore zero di Trento.

Infine, per quanto riguarda le spese per le intercettazioni, somma delle due principali voci relative ai costi per le prestazioni obbligatorie (ex art. 57 del Codice delle comunicazioni elettroniche) e dei cisti per le prestazioni funzionali (ovvero i servizi e le apparecchiature che le Procure noleggiano e che nel 2022 sono state riformate con un listino unico nazionale), a differenza di quanto potevamo attenderci dai grafici precedenti al primo posto cìè Palermo seguita da Napoli.